La vita in presa diretta
La vita in presa diretta, un blog per parlare e discutere di politica, di società, di cultura, di economia, con un obiettivo: capire la situazione in cui siamo per poterla affrontare ogni giorno.
giovedì 21 aprile 2011
La verità ti fa male lo sai...Il ministro Gelmini colto impreparato di forntw al bilancio del proprio ministero
Durante la 300esima puntata di Ballarò andata in onda il 19-04-2011 il vice segretario del PD Enrico Letta ha mostrato un fascicolo che il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha presentato a Bruxell e che è stato sottoscritto dallo stesso Ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini.
Nel documento vengono stabiliti tagli pari a circa 13 MILIARDI di euro nel periodo 2012 - 2014 con lo scopo di contribuire a risanare il debito pubblico.
La reazione del Ministro Gelmini è vergognosa e priva di qualsiasi spessore politico. Guardare per credere.
venerdì 7 gennaio 2011
10 anni di buisness "bingo bongo"
Negli ultimi 10 anni senza stranieri avremmo avuto -62% di imprese e 8 regioni avrebbero il bilancio in negativo.
La camera di commercio di Milano ha recentemente pubblicato uno studio basato su una stima dei dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2010, in confronto con lo stesso periodo del 2000, relativi alle sedi di impresa secondo l'attività principale dichiarata (ditte individuali ma anche imprese con natura giuridica più complessa che aggregano più imprenditori, stranieri o italiani, intorno alla stessa attività).
A dispetto di una crescita delle nuove imprese "italiane" del 9,4, gli stranieri che hanno aperto attività produttive nel nostro paese segnano un aumento del 200%.
Il nord autarchico deve fare i conti con Milano che risulta prima in Italia per numero di imprese etniche (circa 40mila), seguita da Roma (circa 36mila) e Torino (oltre 21mila),
Anche in Veneto alcune provincie che fino al 2008 erano in crescita, tra cui Treviso, Rovigo e Vicenza, senza il contributo degli imprenditori nati all'estero, avrebbero registrato un bilancio negativo nel numero di nuove imprese.
Colpa della sinistra e degli immigrati o il problema è più profondo?
La camera di commercio di Milano ha recentemente pubblicato uno studio basato su una stima dei dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2010, in confronto con lo stesso periodo del 2000, relativi alle sedi di impresa secondo l'attività principale dichiarata (ditte individuali ma anche imprese con natura giuridica più complessa che aggregano più imprenditori, stranieri o italiani, intorno alla stessa attività).
A dispetto di una crescita delle nuove imprese "italiane" del 9,4, gli stranieri che hanno aperto attività produttive nel nostro paese segnano un aumento del 200%.
Il nord autarchico deve fare i conti con Milano che risulta prima in Italia per numero di imprese etniche (circa 40mila), seguita da Roma (circa 36mila) e Torino (oltre 21mila),
Anche in Veneto alcune provincie che fino al 2008 erano in crescita, tra cui Treviso, Rovigo e Vicenza, senza il contributo degli imprenditori nati all'estero, avrebbero registrato un bilancio negativo nel numero di nuove imprese.
Colpa della sinistra e degli immigrati o il problema è più profondo?
martedì 30 novembre 2010
Segreti di stato su Wikileaks
Poce ore dopo la pubblicazione su Wikileaks.com di alcuni documenti segreti dell'intelligence americana, di cui tanto si è discusso nei giorni scorsi, una cosa risulta chiara: il gossip è di moda anche tra ambasciatori e funzionari internazionali. "Berlusconi è vanitoso", "Gheddafi è un eccentrico", "Sarkozi è permalosetto"...in estrema sintesi alcune delle informazioni super-segrete che sono trapelate dai dossier del Pentopagono resi pubblici. Per dirla con Crozza (a Ballarò), "Intelligence, che cazzo fai?!"
sabato 20 novembre 2010
L'Aquila chiama Italia
Oggi si è tenuta all'Aquila una manifestazione per ricordare all'Italia lo stato disastroso in cui ancora si trova il capoluogo abruzzese.
"Le macerie dell'Aquila sono le macerie dell'Italia"
Passato ormai un anno dal sisma, il centro della città è ancora un cumulo di macerie, gli abitanti sono sfollati in casupole prefabbricate ai bordi esterni oppure ospiti negli alberghi della zona.
I finanziamenti annunciati agli albergatori per il mantenimento della popolazione non sono ancora arrivati dopo 9 mesi, creando enormi problemi di indebitamento e compromettendone l'attività commerciale.
Guarda il video della manifestazione all'Aquila
"Le macerie dell'Aquila sono le macerie dell'Italia"
Passato ormai un anno dal sisma, il centro della città è ancora un cumulo di macerie, gli abitanti sono sfollati in casupole prefabbricate ai bordi esterni oppure ospiti negli alberghi della zona.
I finanziamenti annunciati agli albergatori per il mantenimento della popolazione non sono ancora arrivati dopo 9 mesi, creando enormi problemi di indebitamento e compromettendone l'attività commerciale.
Guarda il video della manifestazione all'Aquila
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